lunedì 11 aprile 2011

l'intervento di Franco


Franco è un pittore o meglio un artista; penso che definirlo solo pittore sia ri
duttivo, perché lui meglio di chiunque di noi lavora indifferentemente con più l
inguaggi artistici; meglio di noi è veramente al servizio dell'arte e di ciò che
 in quel momento può mettere in gioco. spesso e volentieri lo vediamo lavorare a
i margini del palcocenico; sentiamo il graffio dei suoi carboncini, sentiamo l'o
dore delle tempere, degli inchiostri, degli olii... Franco è spesso più un'ombra
 che una luce...un'ombra senza la quale la luce sarebbe fioca, non brillerebbe.
Un occhio umano e una mano sempre pronti a rubare, a trasformare e a donare; il
suo essere creatore è ciò che gli permette di essere in ogni lavoro presente e a
ssente nello stesso tempo. entra nelle opere teatrali come nei laboratori in sil
enzio, e in questo silenzio esplica il suo linguaggio. Anche in corpi di donne l
a sua presenza ha aggiunto qualcosa in più all'opera di Daniel, alle due donne.
Un uomo bendato che sul fondo del palcoscenico, davanti ad un grande foglio dise
gna, graffia, colora le sensazioni, le emozioni, l'atmosfera del pubblico in sal
a, le tensioni delle attrici...e poi con la stessa presenza, quello stesso uomo
condivide con le donne sul palco, con le attrici la vita dell'opera. Respira sen
za poter vedere il delirio sempre uguale e sempre diverso che si manifesta ogni
giorno tra madre e figlia

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