sabato 9 aprile 2011

Le mie recensioni su SaltinAria: Aladin

Dal 5 al 24 aprile. Aladin vola al Teatro Sistina di Roma con il suo tappeto magico in cui racchiude uno dei più affascinanti e colorati mondi delle meraviglie. Due ore e trenta di un grande spettacolo con un cast eccezionale. Un piccolo grande Aladin, quello di Manuel Frattini, in una rappresentazione studiata in ogni particolare per un musical all’italiana che contiene in sè tutti gli ingredienti della nostra tradizione artistica: dalla comicità stile commedia dell’arte-cabaret di uno straordinario genio della lampada, Roberto Ciufoli, alla musica dei Pooh. Una scenografia bellissima ed evocativa di una Baghdad dalle Mille e una notte per una storia incalzante, veloce che rapisce il pubblico, dai grandi ai bambini ed il cui tono dominante è la comicità.

Nausicaa srl presenta
ALADIN, IL MUSICAL
testi e liriche di Stefano D’Orazio
musiche dei Pooh
scene di Aldo De Lorenzo
costumi di Sabrina Chiocchio
regia di Fabrizio Angelini
direzione artistica di Simone Martini
direzione musicale di Giovanni Maria Lori
collaborazione alla regia di Gianfranco Vergoni
collaborazione alla coreografia di Giovanna Gallorini
creazione delle maschere Elena Sardelli e Danilo Carignola
laser-show Filippo Scortichini www.supereffects.it
effetti speciali di trucco www.creafx.com
Personaggi e interpreti principali:
Aladin – Manuel Frattini
Il Genio – Roberto Ciufoli
Jasmine – Valentina Spalletta
Jafar – Simone Sibillano
Shadia – Silvia di Stefano
Jago – Andrea Spina
Il Sultano – Antonio Romano
Abù – Alex Mastromarino
Lunatica – Claudia Campolongo
Andalù – Maurizio Semeraro
Ensemble: Bianca Balido, Samuele Cavallo, Alessio Conforti, Aldo Esposito, Chiara Monteforte, Gianluca Roncari, Chiara Scipione, Gioia Vicari

Un Aladin che salta, balla, canta, fa acrobazie senza fermarsi un attimo, un Aladin che rivela anche il suo volto romantico nelle scene a due con la bella Jasmine, la principessa infelice che con la sua malinconia e la sua rabbia getta una freccia al ricordo della condizione della donna in alcuni Paesi.


Roberto Ciufoli, lo straordinario genio della lampada che rapisce gli spettatori con la sua comicità, inaspettato ballerino, dà allo spettacolo un taglio più reale, fuori dalla tradizione classica del musical, lasciandosi andare a gag, a rimandi sui modi di dire contemporanei e condivisi dagli italiani, rendendo tutta la storia più "scanzonata" con battute divertenti e attuali. "Posso fare tutto, tranne farti vincere il Grande Fratello perchè io sono un Genio", "Posso fare tutto, tranne far riunire i Pooh".
Il personaggio di Jasmine appare come una femminista decisa e sbrigativa, spalleggiata da una dama di compagnia decisamente complice, dalla voce penetrante e forte in grado di piegare la platea alla sua potenza. Ottima la coppia formata dal Gran Visir Jafar e dal suo consigliere Jago, cattivi e simpatici, con il loro tormentone “sono pessimo”. Forse, tra i brani più belli di tutto lo spettacolo. Un duo “viola” che contrasta in modo eccellente il duo costituito da Aladin e dal Genio: due stili, due ritmi a confronto in una vera e propria battaglia di bene e male.
Non solo sfondo, ma parte integrante della storia le danzatrici del ventre, i mercanti di strada, le guardie. Colori e movimenti, aiutanti o antagonisti della storia d’amore tra Aladin e Jasmine.


Una scenografia ricca, importante, coloratissima e tradizionale firmata dall’ottimo Aldo De Lorenzo. Trenta sono i personaggi, dai costumi sfarzosi di Sabrina Chiocchio, che ruotano intorno alla storia del piccolo Aladin. Tra le scene più belle, quella del sogno di Aladin, nella seconda carcerazione: un mondo onirico si apre e prende corpo davanti agli occhi degli spettatori; una scena che incanta per la sua poesia, l’abilità tecnica dei danzatori e degli attori, la perfezione della costruzione scenografica.
Una scenografia che passa dallo scenario caldo e acceso dell’incanto delle notti arabe, alla fatata Baghdad, dalla caverna d’oro al carcere, dal cielo stellato dove si libra il tappeto volante al mercato dove si muove leggiadro il ladruncolo Aladin, il ragazzo di strada che con la sua purezza d’animo, la sua semplicità, il suo brio ha incantato generazioni. Un Aladin, quello di Manuel Frattini, che non ha nulla da invidiare alla trasposizione cinematografica della Walt Disney, per i movimenti acrobatici, i tratti fisici, che forse lascia poco spazio all’amore; unico elemento poco sviluppato di questa  trasposizione scenica.
Un cast di attori, ballerini e musicisti di straordinario talento diretti da Fabrizio Angelini in collaborazione con Gianfranco Vergoni, sotto la direzione artistica di Simone Martini.


La chiave scelta per questo musical made in Italy è quella dell’ironia e della modernità; rimarranno delusi gli spettatori che si aspettano di vedere la storia d’amore in cui protagonisti indiscussi sono i sentimenti. Non mancano personaggi inventati e resi umani. Collaboratori e aiutanti dei protagonisti o antagonisti.
Un musical dove ognuno vorrebbe essere quello che non è, in cui tutti sono stufi di essere quello che sono. Un posto eccezionale per gli effetti speciali, le scenografie imponenti dipinte da trenta pittori e costruttori, che danno l’impressione di un quadro dipinto ad olio.

Teatro Sistina – via Sistina 129, 00187 Roma
Per informazioni: telefono 06/4200711 begin_of_the_skype_highlighting              06/4200711      end_of_the_skype_highlighting
Orario del botteghino: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19, domenica dalle 11 alle 18; prenotazioni telefoniche al numero 06/42007130 begin_of_the_skype_highlighting              06/42007130      end_of_the_skype_highlighting dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14
Orario spettacoli: dal martedì al venerdì ore 21, sabato ore 17 e ore 21, domenica ore 17, lunedì riposo (giovedì 21 in scena anche una replica pomeridiana alle ore 17)
Biglietti: poltronissima (da 35,00€ a 48,00€), poltrona (da 30,00€ a 42,00€), I Galleria (da 31,00€ a 43,00€), II Galleria (da 25,00€ a 36,00€), III Galleria (da 20,00€ a 28,00€)

Articolo di: Laura Sales
Grazie a: Massimo Natale, Ufficio Stampa Teatro Sistina

Nessun commento:

Posta un commento