sabato 9 aprile 2011

Le mie recensioni su SaltinAria: le train de Youkail

Dall’1 al 10 aprile. Due artisti ebrei, Charlotte Salomon e Kurt Gerron, si incontrano sul treno che li condurrà ad un paese immaginario, Youkali, dove immaginano di poter condurre una nuova esistenza in cui tutto è possibile e bello (in realtà il campo di Auschwitz). Su un binario parallelo viaggia Lotte Lenya, fuggita in America con suo marito, Kurt Weill, prima che fosse troppo tardi.




L’Associazione Culturale Ippogrifo
in collaborazione con Music Theatre International presenta
LE TRAIN DE YOUKALI
spettacolo finalista al Premio Opera Imaie 2007
di Annalisa Biancofiore
regia di Riccardo Cavallo
con Annalisa Biancofiore (Charlotte Salomon), Nicola D’Eramo (Kurt Gerron), Cristina Noci (Lotte Lenya)
arrangiamenti musicali e vocali di Stefano Di Meo
musiche di Kurt Weill
costumi di Mariella D’Amico
parrucche Trotta
luci Daniele Patriarca

Le storie di tre personaggi che nella realtà non si sono mai conosciuti, si incontrano nello spazio senza luogo del vissuto, del ricordo, della narrazione; nel tempo delle storie in cui narrano la loro esistenza.
Tre storie, tra le tante; simbolo di quell’ombra che aleggia nella storia che è il nazismo e i mezzi utilizzati per dissolvere milioni di vite.
Un attore-regista che si piega al potere nazista sperando di avere in cambio la vita; una giovane pittrice che lascia a testimonianza di quegli anni minuscole pitture ad acquerello, che muore, incinta di quattro mesi, il giorno in cui arriva ad Auschwitz, con suo marito; una danzatrice che emigrando in America riesce a fuggire.
Tre storie che vengono raccontate, intrecciandosi, interrompendosi, intersecandosi prendendo corpo dalle note delle più belle opere di Kurt Weill; quelle opere che lo hanno reso famoso come “L’opera da tre soldi” di Bertolt Brecht.
Uno spettacolo privo di scenografia, dove un posto dominante è occupato dal pianoforte e dal suo pianista, quasi spettro e privo di espressione. Una scena su due livelli, sul proscenio due sedie a simbolo del treno e sul palco il piano e una sedia dove siede Lotte.
Tre interpreti bravissimi, con delle voci molto belle, calde e profonde. Tre attori completamente in parte, credibili nelle loro interpretazioni caratterizzate da una recitazione sobria mai sopra le righe, se non richiesto dal personaggio come nel caso di Lotte.
Il volto di Nicola D’Eramo e i suoi occhi nell’interpretare alcuni brani rapiscono lo spettatore portandolo nel clima evocato dalla musica. Uno spettacolo che non si lascia andare al sentimentalismo, alla denuncia. Uno spettacolo in cui si narra, si racconta della vita di tre artisti senza giudizio, senza partecipazione eccessiva. Si racconta e ci si racconta e si lascia volare, senza calcare troppo e proprio questo equilibrio permette un’ottima fruibilità del testo, grazie alla presenza di buoni attori che con pochi tratti hanno reso il carattere del loro personaggio. Veramente un buon lavoro teatrale.

Fonderia delle Arti - via Assisi 31, Roma
Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
Biglietti: intero € 10 – ridotto € 8 – tessera associativa € 2
Per maggiori informazioni:  telefono 06.7842112 – www.fonderiadellearti.com  
Fonderia delle Arti - Scuola di Musica, Teatro e Musical, Cinema, Fotografia
Sale Prova Musicali e Teatrali
Tel 06/7842112  -  Fax 06/78394905 - Mobile 334 9182821

Articolo di: Laura Sales
Grazie a: Ufficio Stampa Fonderia delle Arti

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