giovedì 28 aprile 2011

Le mie recensioni su SaltinAria: Chopinostalegie

10-11 aprile. Uno spettacolo ispirato alla vita e alle lettere di Chopin; un tempo, quello della messa in scena, scandito dal ricordo dell’amico Tytus. Un percorso strutturato a capitoli: dalla campagna di Szafarnia al rapporto di Chopin con i maestri e con i concerti, dalla morte della sorella Emilia all’incontro con George Sand, dalla malattia e il viaggio a Maiorca alle capitali europee, fino alla morte.

Nell’ambito della terza edizione della rassegna Exit - emergenze per identità teatrali
Compagnia LABit e Compagnia di Teatrodanza D'Artè presentano
CHOPINOSTALGIE
tratto dalle lettere e i diari di Fyderyk Chopin
con Gabriele Linari, Andrea Vaccarella (Tytus Woyciechowski), Simona Forlani (George Sand), Giorgia Manno, Elisabetta Di Fonzo, Manuela Formicola, Marta Valeri
regia di Gabriele Linari

Un uomo solo sul palco, con la sua valigia in primo piano, in procinto di partire. Tytus. Il suo non è un viaggio nello spazio geografico, ma un viaggio nel tempo: nel tempo del ricordo e nello spazio del cuore dove è racchiusa l’amicizia che lo lega a Chopin. E’ il viaggio di un uomo che va a dare l’ultimo saluto all’amico morente, un viaggio in cui c’è spazio solo per i ricordi di ciò che è stato vissuto o raccontato. Un viaggio in cui la mente e le sensazioni hanno selezionato solo alcune scene: la breve ma intensa vita di un genio che si muove dalla Polonia alle capitali europee, di un artista che ha sempre avuto timore del pubblico, di un uomo sempre accompagnato da figure femminili importanti. 
Sul palco la compagnia di Teatrodanza D'Artè e la compagnia Labit si fondono utilizzando i linguaggi di musica, danza e teatro in uno spettacolo in cui dominano gli immortali componimenti del grande maestro Chopin.
Uno spettacolo ricco di spunti interessanti, con un eccellente corpo di ballo che, oltre ad utilizzare in modo ottimo lo strumento della danza, bene si sposa con un lavoro sensoriale con gli oggetti scenici. In questo spettacolo si ritrovano molti degli elementi cari al regista, utilizzati sempre con grande padronanza, mai scontati o superflui: quegli elementi come l’uso del tessuto, l’infilare le giacche in un certo modo, pochi ma significativi oggetti simbolici che rimangono impressi agli spettatori. Quella nota registica che permette di riconoscere la firma di un lavoro teatrale e che fa sempre piacere trovare.
Tra le scene più belle, oltre il finale, quella della trasformazione di una delle ballerine in un signore con il bastone e la morte di Emilia.
Uno spettacolo in cui predominano l’elemento danza e le scene di insieme delle donne che, in alcuni momenti, rischiano di mettere in secondo piano la figura di Tytus e il tema dello spettacolo che, come sottolinea il titolo, è la nostalgia per cui, invece, rimane poco spazio.

Teatro Sala Uno - piazza di porta S.Giovanni 10, Roma
Orario spettacoli: da lunedì a domenica ore 21.00
Per informazioni e prenotazioni: telefono 06.88976626, dalle 17.00 alle 20.00
Biglietto unico: 12 euro - Promozione CRAL ATEATROINDUE: 2 biglietti a 16 euro - Info e prenotazioni: 380.2660095
Teatro Convenzionato ATAC: ogni coppia che si presenta al botteghino con l’abbonamento ATAC o con un biglietto timbrato in giornata, avrà diritto a due biglietti per un totale di 16 euro invece che 24 euro!

Articolo di: Laura Sales
Grazie a: Ufficio Stampa Maya Amenduni


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